Nel Padiglione Italia dell’Expo di Osaka, e poi a Tokyo al ministero dell’Ambiente e in visita all’amico Ministro della Giustizia Keisuke Suzuki, ho parlato di ambiente, economia circolare, di eccellenza italiana e del futuro che lega due paesi simili come Italia e Giappone.
Il tema della sostenibilità`, delle città del futuro, della riqualificazione ambientale, saranno anche al centro del prossimo Green Expo del 2027, ospitato anche questo dal Giappone nella città di Yokohama.
Riporto un breve estratto del mio intervento di apertura del talk: “Italia incontra Giappone. Costruire comunità sostenibili per il futuro delle nostre vite”, dedicato al dialogo sui temi dell’economia circolare, lo scorso 24 settembre a Expo Osaka alla presenza dell’Ambasciatore Mario Vattani, del presidente di Globe Italia Matteo Favero, dei rappresentanti dei consorzi Cobat, Conai, Comieco e Corepla, eccellenze italiane e leader in Europa, e del co-curatore e policy analist del Ministero della Cultura Francesco Malfitano, che ha presentato l’opera del Maestro Marco Nereo Rotelli.
“Autorità`, gentili signore e signori,
un caloroso saluto a tutti, un ringraziamento agli amici di Globe Italia e al presidente Favero per questa nuova opportunità di collaborazione che arriva dopo una lunga serie di attività su molti temi di comune interesse in tema di ambiente, sostenibilità ed energia tra Italia e Giappone.
Un ringraziamento alle istituzioni italiane, prime tra tutte il Commissario Ambasciatore Vattani, il Commissariato Generale e l’ambasciata di Tokyo, veri artefici del successo italiano in questa iniziativa che apre un nuovo livello di dialogo tra i nostri due paesi.
Due paesi accomunati dal fatto di essere poveri di materie prime e anche per questo leader mondiali nella manifattura, con una industria all’avanguardia, un alto livello di sviluppo tecnologico, un tessuto imprenditoriale fondato sulle PMI, che costituiscono oltre il 99% dei due sistemi paese (in Giappone addirittura il 99,7%) e impiegano il 70% della forza lavoro in Giappone e l’80% in Italia. Due paesi, ancora, in piena crisi demografica, che hanno un territorio fragile, soggetto a eventi naturali estremi e agli effetti del cambiamento climatico.
In questo delicato momento storico di incertezza e instabilità, l’EXPO di Osaka ha offerto una opportunità unica di incontro, di condivisione, in contrapposizione alle molte altre divisioni che si stanno consumando sui teatri di guerra ma anche nel commercio internazionale.
L’opportunità che questo evento offre al sistema paese Italia è anche quello di poter comunicare e far conoscere al Giappone alcune delle nostre eccellenze uniche, forse poco visibili e sicuramente poco visibili a loro, che sono opportunità uniche per nuove frontiere di collaborazione.
Tra queste, penso proprio al riciclo, di cui abbiamo qui oggi i protagonisti italiani e leader in Europa.
Quale titolo migliore per l’iniziativa di oggi, dunque, che quello di
“Costruire comunità sostenibili per il futuro delle nostre vite”.
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Come sappiamo, l’SDG (OBIETTIVO DI SVILUPO SOSTENIBILE) 11 dell’Agenda ONU 2030 ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità, la sicurezza, l’inclusività e la resilienza delle città e delle comunità. L’urbanizzazione è un fenomeno caratterizzante della nostra epoca in cui oltre la metà della popolazione globale risiede nelle aree urbane; tendenza destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni. L’SDG 11 dell’Agenda 2030 punta a trasformare i centri urbani in città sostenibili e ridurre l’inquinamento attraverso iniziative di rigenerazione e riqualificazione urbana per rendere le città e le comunità più sostenibili. Garantire a tutti l’accesso a spazi pubblici e a sistemi di trasporto sicuri, accessibili e inclusivi, potenziare le aree verdi e il riciclo delle materie prime e preservare il patrimonio culturale e artistico di ogni centro abitato sono elementi centrali della strategia che l’SDG 11 contribuisce a realizzare entro il 2030.
Questi obiettivi si traducono, tra le altre cose, proprio nella necessità di ridurre l’impatto ambientale delle città, promuovendo piani di sviluppo urbani partecipativi e piani di raccolta e riciclo delle materie prime, di cui parleranno in dettaglio i rappresentanti dei consorzi qui oggi per condividere il loro modello vincente che rende l’Italia leader europeo con i loro omologhi giapponesi, sfruttando il palcoscenico di Expo e gli incontri istituzionali in programma a Tokyo.
Come Japan Italy Economic Federation confermiamo il nostro impegno nell’offrire un terreno di incontro e di dialogo tra Italia e Giappone per favorire la ricerca di soluzioni condivise a problemi comuni. Anche in questo settore riteniamo che esistano enormi spazi per interagire tra il nostro sistema produttivo e quello giapponese, e in questa direzione andranno i nostri sforzi nei prossimi giorni”.
(…)




